Seppur non più come in passato, a volte ancora oggi andare dallo psicologo può essere considerato qualcosa di "fuori dalla norma"...si ha paura di essere considerati "matti", oppure fragili e incapaci a gestire le proprie problematiche da soli. In realtà, chiedere aiuto ad un professionista non è qualcosa di così lontano dalle nostre già consolidate abitudini...quando abbiamo male ad un ginocchio non andiamo per caso da un dottore/fisioterapista? Oppure quando abbiamo male ad un dente non telefoniamo forse ad un dottore/dentista? Perché se abbiamo male da qualche parte dentro di noi, e questo non ci fa stare bene, non possiamo rivolgerci ad un medico/psicoterapeuta? Il quale, tra l'altro, ha lo stesso percorso formativo (laurea e specializzazione) di un qualsiasi altro medico specializzato.
Ci sono persone singole che chiamano per avere un momento di confronto, di scambio o di riflessione su una particolare questione o difficoltà. Ad esempio, le richieste di sostegno psicologico per un momento di crisi e depressione per la perdita del lavoro, per una relazione terminata, per un disagio circoscritto come un lutto. C'è chi mi chiede aiuto perché vuole intraprendere un percorso più dettagliato e profondo. Ad esempio, chi ha bisogno di capire alcuni aspetti del comportamento, chi si trova in difficoltà e ha bisogno di uscirne, chi vive un forte conflitto con gli altri e non riesce ad avere relazioni funzionali o semplicemente chi ha bisogno di capire se stesso.
Chi chiede aiuto possono essere anche le coppie. Ad esempio se vivono un momento di crisi o un conflitto specifico tra loro, difficoltà con la famiglia allargata o ricostruita o con i propri figli, o ancora se si manifestano problematiche a livello sessuale... In tutti questi casi si attua un percorso di sostegno alla coppia o alla genitorialità.