Diventare mamma o diventare papà può essere tutto sommato semplice. Fare la mamma e fare il papà diventa qualcosa di più complesso, che può mettere a dura prova, creare insicurezze, dubbi, paure, difficoltà.
D. Winnicott parla di “una mamma sufficientemente buona”, quindi slegata dall’idea della perfezione, dall’idea di non sbagliare mai, fare tutto giusto, sapere onnipotentemente tutto. La mamma di cui parla è una figura che istintivamente entra in sintonia con il proprio bambino, per capire i suoi bisognoi e cercare di soddisfarli nel migliore dei modi, come ci riesce. A volte questo compito può essere difficile. Il bambino lo può capire, può tollerarlo, accettarlo, fino a trovare insieme un nuovo equilibrio. La stessa riflessione la si può fare per i papà.
Detto questo, a volte le cose si possono complicare.
L’equilibrio può rimanere alternato per molto tempo, può non ristabilirsi, può incrinare la relazione tra il bambino ed uno o entrambi i genitori.
Possono quindi sorgere delle problematiche che meritano di essere affrontate, ovvero capite, gestite, curate nel senso di accudite, prese in carico da una persona terza che sostiene, accompagna, guida senza giudizio ma con empatia, comprensione, affetto, professionalità.
Le difficoltà che un genitore può incontrare nel percorso di crescita con il proprio bambino dipendono anche dall’età dello stesso. Nei primi anni di vita può essere una difficoltà legata allarelazione, alle regole, ai no, al comportamento, al modo di esprimersi, a come fare concretamente con tutte quelle questioni che riguardano l’accudimento in generale. Dai 3 ai 5 anni torna, in modo differente, la questione delle regole, del rispetto, dell’educazione, dell’alimentazione, della socialità, della relazione, dell’oppositività. Dai 6 ai 10 anni le questioni riguardano l’apprendimento, la relazione con l‘altro, le separazioni, la dinamica tra fratelli, la giusta crescita nelle tappe di sviluppo. Nella pre-adolescenza ed adolescenza, le questioni riguardano il rapporto con i genitori, la giusta distanza, il gestire i conflitti, le regole, il rapporto con il proprio corpo, con il cibo, con la sessualità, la condotta, le trasgressioni. Il confronto con altri genitori e con lo specialista può davvero essere utile in tutti questi passaggi, che riguardano sia la crescita del bambino che quella del genitore.